Chi siamo

Una passione, uno stile di vita

Per me pensare un vino, crearlo, saperlo raccontare e far emozionare le persone per quel che hanno nel bicchiere e per ciò che lo circonda, sono come diversi aspetti di una forma d’arte.
Quando si beve un vino non si dovrebbe prescindere dal conoscere il suo bouquet emozionale che nasce dalla perfetta simbiosi tra uva, terra, uomo e tempo: l’uva e la terra ci mettono il carattere, l’uomo lo plasma col la sua esperienza e poi ci vuole pazienza per aspettare che il tempo faccia il suo lavoro.
Ogni prodotto tradizionale non può prescindere dal tempo e da tutto ciò che lo circonda ed il vino non fa eccezione, anzi.

Fu proprio questo che mi affascinò del vino, il fatto che dietro ad ogni bottiglia c’è una cultura, una tradizione, una storia, un territorio, delle persone. Il fatto che ogni vino sia diverso dall’altro e lo stesso vino sia differente di anno in anno.

Il vino è un mondo complesso ed affascinante, così, per conoscerlo meglio, ho deciso di diventare sommelier. Ho voluto imparare a raccontarlo e poi ancora a degustarlo, sia dal punto di vista strettamente tecnico, diventando degustatore, ma anche emozionale, andando a conosce tanti bravi vignaioli.
Grazie a questi incontri e alle tante degustazioni, ho capito che mi mancava qualcosa, quel contatto diretto con la vigna, la natura, i suoi ritmi; io un vino avevo voglia di crearlo, qualcosa che fosse il frutto esclusivo della terra, del suo tempo e delle mie fantasie.

Naturalmente io non avevo le competenze enologiche, conoscevo qualcosa di viticoltura e poco altro, ma avevo la fortuna di conoscere un bravo vignaiolo, Vanni Nizzoli, mio cugino, che ancora oggi è un'elemento fondamentale per la mia vigna.

Nel 2005 nasce così l'idea di "Bosco dei Caprioli".